Vi ricordate il divertente film del 2010 di Luca Miniero “Benvenuti al sud”? Narra del solito equivoco Nord-Sud, con il nuovo direttore dell’Ufficio Postale di un paesino del Sud, lui milanesissimo e attaccatissimo agli usi meneghini, alle prese con una realtà nuova, prima disprezzata, poi amata. Da qui il detto “Chi viene al sud piange due volte, quando arriva e quando deve andar via!”.

In una scena, il protagonista, Claudio Bisio, è a casa di un suo impiegato dell’Ufficio Postale, Alessandro Siani, eterno mammone che non si decide a lasciare il nido materno. Ad un certo punto, in risposta ad un grido che viene dalla strada, Alessandro Siani prende un nero sacco della spazzatura e lo lancia dalla finestra.

Bisio non dice niente, ma sulla sua faccia si legge il profondo disprezzo per un gesto ritenuto barbaro e incivile.

Qualche scena dopo, Claudio Bisio, nella casa che ha preso in affitto nel paesino, ode un grido dalla strada che gli sembra simile o uguale a quello sentito in casa di Siani. Preso dalla rabbia che ancora gli provoca il trasferimento al Sud, prende il sacco della spazzatura e lo lancia fuori dalla finestra.

Per tutta risposta alla porta si presenta il vigile urbano che gli eleva una contravvenzione per sversamento di rifiuti. L’arcano si svela: Siani abita a piano terra, al grido dello spazzino, lancia il sacco [dell’organico, precisa] direttamente sul carretto che raccoglie l’immondizia. Bisio abita ad un piano più elevato ed aveva equivocato [ah, i dialetti!] sul significato del grido udito che era tutt’altro che il richiamo dello spazzino. Si svela che il paesino del Sud ha un efficiente sistema di raccolta di rifiuti porta a porta, diviso per giorni e materiali raccolti.

Acerno è così. Almeno sulla carta è ben organizzato. Sul sito di Facebook del Comune sono ben evidenziati, per tutto l’anno, i giorni di apertura festiva dei negozi di beni essenziali

, delle disinfestazioni a cura della ASL locale

e, ovviamente, il calendario settimanale della raccolta dei rifiuti solidi urbani.

Il relativo manifesto, distribuito anche in tutte le case è multicolore e ricco di spiegazioni su cosa può essere “conferito” in quel determinato giorno.

Contiene però un particolare di non immediata comprensione, pur essendo grammaticalmente e logicamente esatto. Forse perché tutti noi consideriamo ovvio che i sacchetti dei rifiuti vanno depositati (vedremo poi dove) la sera.

Se ingrandiamo un pochino una porzione del manifesto notiamo, da sinistra a destra, il primo riquadro che indica la categoria del conferimento del rifiuto, il secondo riquadro che indica il giorno e il terzo riquadro che indica, in particolare, cosa si intende compreso nella categoria generale.

Ad una visione superficiale dell’immagine qui sopra appare che l’umido/organico va “conferito” il martedì, il giovedì e il sabato, mentre il multimateriale (plastica/metalli) il giovedì.

ERRORE!!!!!

Bisogna leggere tutto, anche le scritte in caratteri più piccoli: l’organico va conferito dalle ore 21:00 del giorno precedente quello indicato fino alle ore 05:00 del giorno indicato. Quindi, l’organico/umido andrà conferito dalle ore 21:00 del lunedì, del mercoledì e de venerdì, fino alle ore 05:00 del martedì, del giovedì e del sabato.

Pertanto a meno di non svegliarsi prima dell’alba, i rifiuti di questo genere andranno depositati il giorno (la sera) prima di quanto indicato in grassetto e in carattere più grande del manifesto.

Ovviamente questo si ripete per ogni categoria di rifiuti. Beh, colpa nostra che non leggiamo tutto quello che c’è scritto sul manifesto. Ci serva da lezione quando andremo a stipulare un contratto di assicurazione con le sue clausole a carattere piccolissimo..

C’è ancora una particolarità da raccontare: nelle città ogni condominio ha un bidone in cui raccoglie i sacchetti che, in quel giorno, verranno raccolti meccanicamente da un autocarro.

Acerno è un paesino, i condomini sono davvero pochi. Ogni portoncino corrisponde ad uno/due appartamenti. Le strade spesso sono molto strette e non tutte permettono il passaggio di un autocarro. I rifiuti, proprio come nel film “Benvenuti al Sud”, vengono raccolti con un carretto a mano o con un motociclo a tre ruote.

Che fare, allora? Lasciare i sacchetti per terra? No, non si può: Acerno è piena di mandrie di vacche e greggi di pecore o capre portati al pascolo da cani pastore. E, si sa, i cani si riproducono con una frequenza abbastanza rapida. Per non parlare degli onnipresenti gatti. I sacchetti posti a terra costituirebbero una ambita meta per questi animali sempre affamati; i residui fuoriusciti dai sacchetti lacerati sono richiamo per mosche, formiche, blatte e, comunque, pericolo per l’igiene pubblica.

Così ogni appartamento, ficcato nel muro, avvitato al cancello, incastrato nel portone, ha un gancio al quale viene appeso ad una certa altezza (circa un metro e mezzo) il sacchetto del giorno (o della sera), posto così a debita distanza dalle fauci di cani e gatti e relativamente facile da prendere per gli addetti alla nettezza urbana.

Paesi che vai, usanze che trovi