Ho già parlato, in un precedente post “Sono ora i ristoratori la classe dominante?” dei privilegi, dell’egoismo, della strafottenza che i ristoratori, dopo i comprensibili disagi e perdite dovute alla pandemia Covid, stanno ora assumendo.
Ma non mi era ancora capitato sentirli irridere alle leggi dello Stato, sicuri della loro impunità.
Vi racconto una storia che mai avrei voluto vivere.
Ieri, 18 novembre 2021, telefono ad un ristorante dove avevo mangiato molto bene, “La Grotta Azzurra” di Trevignano romano.
La conversazione ha del surreale, ve la trascrivo nella sua interezza:
– io: Buongiorno, vorrei prenotare un tavolo per due per sabato.
– voce del ristorante: Non la sento bene
– io: mi scusi sono in un luogo chiuso e ho la mascherina
– voce del ristorante: prima dei dettagli la avviso che qui non chiediamo il green pass e non portiamo la mascherina!!
– io: siete novax?
– voce del ristorante: no, siamo costituzionalisti [sic!]
– io: va bene, non se ne fa nulla. Non vado ad un ristorante dove non rispettano le leggi.
Fine della telefonata.
Devo confessare che ho dapprima pensato ad uno scherzo, poi, a casa, ho cercato il ristorante su Trip Advisor e qui cominciano le sorprese leggendo le ultime recensioni.
Potete leggerle anche voi al link https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g1158597-d1823812-Reviews-La_Grotta_Azzurra-Trevignano_Romano_Province_of_Rome_Lazio.html
(ma le riporto per immagini alla fine del post)
Ben due recensioni, una ad ottobre ed una a novembre stigmatizzano l’assoluta non applicazione delle norme anticovid (assenza di mascherine dei camerieri, mancata richiesta del Green Pass) e una di esse racconta di essere andata dai Carabinieri per denunciare il fatto (inutilmente, visto che il ristorante è ancora aperto).
Non ho modo di controllare la veridicità di tal recensioni, ma quello che più stupisce e fa incazzare sono le risposte – quindi presumo veritiere – che il gestore (o il proprietario, non so) del ristorante dà alle due recensioni che, comunque, riporto in immagine più sotto.
Risposte irridenti e tipiche della follia novax, tipo “Siete così spaventati da recensire un posto in base a norme amministrative e non al suo valore intrinseco. Mi definisce anche maleducata perché ho risposto con una battuta ironica allora mi chiedo: ma perché andate al ristorante se avete così paura? Nessuno vi costringe, se non siete d’accordo salutate e via. Davvero credete che la nostra mascherina sia fondamentale? Siete davvero sicuri che nessuno abbia mai, anche incidentalmente, starnutito nel vostro piatto prima di portarvelo? Anche se poi vi arriva al tavolo con la mascherina? Davvero pensate che la nostra mascherina sia fondamentale?”
Oppure: “Se pensate tutto questo ne avete tutto il diritto ma avete il DOVERE di lasciare in pace e rispettare chi non la pensa come voi, se non lo fate allora siete voi i maleducati, non io…e data la sua età (perché ho capito benissimo chi è lei) ripeto con sincerità: che tristezza”.
Ed ancora “Noi siamo liberi e lo rimarremo sempre. I servi di questo regime possono crogiolarsi nella loro superiorità, noi resistiamo circondati dall’amore di chi ci sceglie proprio perché liberi e felici.”
Il fatto è che il loro essere liberi e felici contravviene a precise norme dello Stato (sanzionate nella loro inosservanza, ma – visto che sono ancora aperti – non troppo sanzionate) che impongono la mascherina ai camerieri e la richiesta e controllo del Green Pass ai clienti che mangiano al chiuso.
Ignorare queste norme, se può far felice il loro ego strampalato, porta alla diffusione dei contagi, visto che il momento più propizio per la diffusione del virus è quando diverse persone ravvicinate intorno ad un tavolo si trovano, senza mascherina, a scambiarsi cibo, alito e chiacchiere.
Contravvenire a queste norme è un attentato alla salute pubblica. “Avete il dovere di lasciare in pace e di rispettare chi non la pensa come voi!” risponde il ristoratore, ma non quando la condotta del ristoratore mette a repentaglio la mia salute e la salute della collettività contravvenendo per di più a precise norme dello Stato.
Il loro essere liberi e felici e l’invocare la Costituzione dimostra solo ignoranza e malafede visto che l’articolo 16 della Costituzione sancisce che il diritto alla circolazione può essere limitato per “motivi di sanità o di sicurezza” e che l’art. 32 sancisce che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività” e che per legge ”può essere sottoposto a determinato trattamento sanitario”.
Non è il caso di riprendere qui quanti costituzionalisti hanno ribadito che l limitazioni alla libertà come le mascherine e il Green Pass – per la loro difesa della sanità e salute pubblica siano in linea con la Costituzione.
Mi domando perché tali ristoranti siano ancora aperti e perché l’Autorità, pur specificamente interpellata, non sia intervenuta.
Non auguro a questi ristoratori di ammalarsi di Covid, non lo si augura a nessuno, ma che il loro cervellino si apra alla realtà. Realtà nella quale solo se tutti, ma proprio tutti seguiamo i dettami della Scienza, ripresi dallo Stato, riusciremo a salvarci.


Ovviamente non so se queste recensioni siano del tutto veritiere, ma le risposte date dal proprietario mi inducono a credere che lo siano. No, amici miei, non è andato tutto bene, come sui manifesti con l’arcobaleno del marzo dell’anno scorso. Per niente è andato bene. Qui a tanta gente ha dato di volta il cervello. E pensare che se invece che all’82%, fossimo arrivati al 95% della popolazione vaccinata, il problema del Covid potrebbe essere molto, ma molto minore.