Vi ricordate quelli di “Pro vita & famiglia”? Sì, quelli che si lamentano sempre di essere attaccati da transgender, omosessuali e LGBTQ+? Quelli che hanno urlato contro la mancata protezione della Polizia quando, durante una manifestazione, fu imbrattata la saracinesca della sede, mostrando un improbabile ordigno lanciato contro di loro e “fortunatamente non è esploso” [perché non poteva esplodere essendo privo di innesco e la materia esplosiva non fu mai esibita] Quelli che, con la loro Presidente, fa l’agnellino nei talk show, frignando che la scuola pubblica non deve insegnare l’educazione affettiva perché deve pensarci la famiglia, anche se omofoba.
Insomma i talebani del sesso.
Bene, vedete cosa hanno avuto il coraggio di postare su X o Twitter il 5 gennaio 2024:

Plaudono ad un assessore del partito spagnolo VOX che ha tolto dalla biblioteca scolastica tutti il libri che avevano a che fare con i LGBT [mi pare di ricordare i Bücherverbrennungen del 1933 organizzati dai nazisti che bruciarono i libri a loro sgraditi (la storia, per chi ha memoria corta è qui: https://it.wikipedia.org/wiki/B%C3%BCcherverbrennungen)
Ma non è finita: è intervenuta l’Unione europea minacciando sanzioni, ravvisando nel fatto una violazione del principio di non discriminazione. “Pro Vita & famiglia” non si è fermata: al via una campagna contro l’Unione europea accusata, “con una vera e propria ingerenza degna da regime dittatoriale, ha minacciato procedure d’infrazione”.
Tutta la storia è descritta qui, con un senso di orgoglio e compiacimento delle loro supposte ragioni che dà i brividi:
Poi “pro vita e Famiglia” ha lanciato una petizione per vietare l’educazione sessuale nelle scuole con queste farneticanti motivazioni. Non me le invento: il link è qui: https://www.provitaefamiglia.it/petizione/stop-gender-nelle-scuole
Ogni giorno in centinaia di scuole italiane si svolgono lezioni, attività, corsi su “affettività e sessualità” profondamente intrisi di ideologia Gender.
L’ideologia Gender confonde i bambini sulla loro identità sessuale. Afferma che il sesso biologico maschile o femminile non determina l’essere uomini o donne, perché le persone, anche i bambini, possono scegliere la propria “identità di genere” sulla base dei propri “sentimenti”.
Uomo, donna, transgender, genderfluid, pangender, agender… le “identità di genere” sono infinite.
Gran parte di questi progetti nelle scuole sono spesso promossi o gestiti da attivisti dei collettivi omosessuali e transessuali (LGBT), gruppi politici che mirano a diffondere tra i più giovani la loro ideologia sulla famiglia, sulla sessualità, il matrimonio, i figli, l’utero in affitto.
Ora si aggiunge l’ennesima follia, la cosiddetta “carriera alias”: su pressione del movimento LGBT le scuole permettono ai ragazzi di scegliere il nome maschile o femminile con cui essere chiamati e nominati in tutti i documenti, a prescindere dal loro sesso biologico.
Di conseguenza, le scuole aprono dei “bagni neutri” dove ragazzi e ragazze possono accedere a prescindere dal loro sesso biologico.
Il diritto dei genitori di educare i propri figli sulla base dei convincimenti familiari viene totalmente scavalcato.
Questo sopruso, questo enorme lavaggio del cervello di massa nelle scuole italiane – finanziato con i soldi pubblici di tutti i contribuenti – deve cessare!
Firma subito la petizione per chiedere al Parlamento di approvare una legge che vieti l’indottrinamento gender nelle scuole dei figli degli italiani rispettando il diritto di priorità educativa della famiglia!”
La cosa mi lascia basito come se la funzione della scuola non fosse quella di dare a ciascun alunno una educazione di base uguale per tutti.
Immaginate il povero bambino che nasce in una famiglia aderente a “provita & Famiglia”: se ha il pistolino, solo colore blu, armi, giochi maschi, superiorità; se non ha il pistolino, allora solo colore rosa, bambole, servizi di casa, sottomissione.” Insomma questi non hanno ancora imparato che la sessualità non è innata, ma si scopre pian piano e tale scoperta, che può esser diversa dagli organi genitali primari, va aiutata affinché sia cosciente e consapevole e mai imposta.
Ma vogliono veramente tornare al “Manifesto dei doveri delle spose?”

La cosa mi lascia basito.
Giudicate voi
