Noi spesso ci lamentiamo del basso livello dei nostri politici che, spesso, nelle loro manifestazioni, sfiorano o superano il ridicolo.
I Britannici ci imitano.
Oggi, cioè ieri 19 ottobre, era l’ultimo giorno utile per il Governo inglese per chiedere una proroga della Brexit.
Più chiaramente, un emendamento approvato dal Parlamento britannico imponeva al Governo di evitare la Brexit senza regole, il famoso “No deal” ma, nel caso di mancata approvazione dell’accordo con la Unione Europea di chiedere a questa ultima una ulteriore proroga.
Boris Johnson si è sempre dichiarato contrario a ulteriori proroghe e ha sempre affermato che mai la avrebbe chiesta.
Il Parlamento britannico ieri ha bocciato l’accordo concordato da Johnson ed anche il primo ministro è soggetto alla legge.
E qui appare l’italico Macchiavelli.
Al presidente del Consiglio Europeo è arrivata, da Downing Street una lettera su carta intestata del primo ministro britannico, ma non firmata.
Una seconda lettera, firmata semplicemente “Johnson” ribadiva la contrarietà alla proroga.
Una terza lettera, firmata dall’ambasciatore Britannico presso la UE cercava di spiegare il tutto
Sono state avviate consultazioni fra i partner europei per tentare di comprendere l’accaduto…….
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