Sì, mi va di giocare al gioco del momento.
Il gioco che vuole che chiunque, senza avere il minimo sapere in materia, sproloquia su cose di cui nulla conosce.
D’altronde è Carnevale e chiunque può parlare scherzando. Anche se dalle mie parti si dice che Pulecenella, pazziando pazziando dicette la verità.
E, allora, giochiamo a sproloquiare sul governo Draghi, ma mettendo le mani avanti: è un gioco e non mi stupirò se domani stesso fossi smentito dai fatti.
Insomma è un mio wishful thinking, non una analisi.
E, siccome non è una analisi, procedo in ordine sparso.
Primo pensiero, partiamo da Mattarella. Cosa ha detto? Ha detto che, al punto in cui stiamo, l’unica possibilità è andare alle urne. Ma non si può. Perché? Perché ci sono due ostacoli che sarebbero ingigantiti dai tre/quattro mesi indispensabili a ricostituire la macchina amministrativa fra lo scioglimento delle camere e la loro piena ricostruzione.
C’è la pandemia e la costruzione di un decente piano di vaccinazione che dovrà portare in sicurezza gli italiani il prima possibile.
E c’è il Recovery Fund per il quale c’è bisogno di un decente piano di spesa che soddisfi le richieste dell’Unione Europea.
Quindi non si vota e la carica di presidente del consiglio dei ministri viene dato ad uno dei soliti angeli della provvidenza. Dopo Ciampi, Dini, Monti, ecco Draghi.
Dopo il miracolo del “whatever It takes….and believe me, it is enaugh!”, già super Mario ha già compiuto un altro mezzo miracolo, mettere tutti i partiti intorno allo stesso tavolo, con la eccezione di due donne, la Meloni (che scommette sulla raccolta del malcontento) e la Barbara Lezzi (che scommette sulla raccolta dei cocci dell’ex-Jugoslavia che sono diventati i 5stelle).
E la lettura della lista dei ministri è stata illuminante.
Abbiamo non uno, ma due governi. Uno di serie A, con Draghi e i suoi tecnici, rivolto alla soluzione dei due compiti assegnati da Mattarella. Uno di serie B, composto dalle seconde/terze linee dei partiti, il cui compito di ridurrà ad assicurare i necessari voti in Parlamento.
Non vci credete? Vediamo.
PD, tre ministri che non rappresentano il partito ma solo le loro tre correnti, incapaci, quindi, di fare fronte comune.
Lega. Tre ministri, due senza portafoglio, il terzo quanto mai lontano dalle posizioni di Salvini, ma nessuno dei tre vicinissimo al felpa.
Forza Italia: tre ministri ripescati da Jurassic Park, così tanto felici di esser stati resuscitati da non aver altro da chiedere.
Cinquestelle. Stendiamo un velo pietoso su esponenti di un movimento nato per aprire il Parlamento come una scatola di tonno, ma diventato una fabbrica di vinavil per non lasciare le poltrone, dilaniato da faide interne, figlie dell’uno vale uno che impedisce le aggregazioni.
Qualche paillette qui e là di tecnici belli ma assolutamente inesperti di Amministrazione pubblica per “far vedere”.
Un competentissimo mastino nella cruciale casella di sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con il compito di non fare accedere i ministri di serie B all’inner circle di Draghi.
Draghi e i suoi tecnici si concentreranno sui due punti di competenza già ricordati: piano vaccini efficace e plausibile piano di spesa per i soldini del Recovery Fund.
Gli altri ministri avranno il solo compito di riempire le colonne dei giornali di roboanti dichiarazioni e di non far mancare i voti in Parlamento per i “VERI” provvedimenti.
D’altronde questo Governo, oltre al limite delle cose da fare, ha anche un altro limite. Il febbraio 2022.
Allora, infatti, le Camere in seduta congiunta, più i delegati regionali, saranno chiamati ad eleggere il successore di Sergio Mattarella.
Indipendentemente dal fatto se il successore di Mattarella sia Draghi o altra degna persona, reputo poco probabile che questo accrocco di Governo sopravviva al nuovo Presidente della Repubblica. Insomma, in primavera. 2022, con la campagna vaccinale (si spera) avviata a conclusione e il piano per il Recovery Fund steso bene, si andrà al voto.
La mia unica speranza, ma penso vana, è che dalle urne esca una maggioranza seria, certa e competente. Anche questo wishful thinking. Fino a che i 400 deputati e i 200 senatori saranno scelti dalle segreterie dei partiti e non eletti, questa confusione politica continuerà.
E, allora? Allora, addio Italia

illuminante ….
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