E va bene, la Meloni de la Garbatella  ce l’ha fatta
https://youtu.be/EZ4mEq3x6wY
Ha il suo Governo.
Ho qui davanti la lista dei ministri e cerco di capirci qualcosa.

Il Governo Meloni


Non so, spero tanto che si compia ancora il miracolo della funzione che plasma chi la esercita.


Vedremo fra un mese.


Due cose mi hanno colpito
La prima è il “ministero della sovranità alimentare”. Il nome è copiato dalla Francia dove  c’è il Ministère de l’Agriculture et de la Souveraineté alimentaire.
Ma con che contenuti? Si limiterà a difendere il nostro parmigiano dal “parmesan” spacciato per italiano?
Mah, la cosa si complica perché c’è anche un ministero per il made in Italy.
Vedremo.


L’altra cosa che mi lascia perplesso è la nomina di un prefetto in servizio come ministro dell’interno.
Non è la prima volta: ricordo Porpora nel Governo Dini e Luciana Lamorgese nei governi Conte II e Draghi.
Ma erano situazioni particolari: due governi erano tecnici e un prefetto ci stava benissimo. Nel Conte II si trattava di ridare un pochino di dignità ad un Dicastero sfregiato dalle mattane, politiche e di mohjto, di Salvini.
Qui si tratta di un governo politico che per sua stessa natura è di parte. I prefetti sono stimati per il loro ruolo di garanzia e di imparzialità,  poco consono ad un ministero che fa capo ad una parte politica.  Nulla contro la persona, funzionario bravo, capace ed efficiente. Ma è proprio la funzione del prefetto che mal si concilia con la funzione di un ministro politico.
Ne ho scritto su questo blog anche il 29 settembre scorso:
https://sergioferraiolo.wordpress.com/2022/09/29/un-prefetto-al-viminale/
Se poi mi si dice che è stato messo lì, visti i rapporti col leghista, per accontentare Salvini a cui questo ministero al quale tiene tanto e che gli è stato precluso, peggio mi sento.
Spero tanto, no, sono sicuro che il nuovo ministro dell’interno non si dimenticherà di essere (stato) un prefetto.
Vediamo che accade.