I GRILLINI CHE NON HANNO VERSATO PARTE DELLA LORO RETRIBUZIONE AL MICROCREDITO NON SONO NE’ LADRI NE’ CORROTTI. Non hanno commesso alcun crimine. Non erano vincolati da alcuna legge a versare quei soldi. Hanno solo rubato un sogno ai loro elettori. Il sogno di un movimento trasparente. Il sogno di un movimento che mantiene le promesse. Il sogno di un movimento che fa politica con meno soldi degli altri. Il sogno di un movimento vicino alla gente. Il sogno di un movimento diverso da tutti gli altri. E quando si infrangono, i sogni non tornano più.
Una cosa dei fatti di Macerata mi rimane oscura. Si parla tanto di spaccio di droga, di negri cattivi, del corpo di quella povera ragazza squartato “scientificamente”, di bomba sociale costituita dalla immigrazione incontrollata, di giustificazioni sociologiche del gesto del folle Traini che sarebbe dovuto alla forte presenza di neri cattivi, ma dalle cronache è sparito il maschio bianco italico che, incontrata la ragazza, invece di portarla in ospedale o dalla polizia, se l’è portata in un garage e, in cambio di 50 euro, ci ha fatto sesso. Ma i maschi bianchi italici non fanno notizia quando sono criminali.
Anche Berlusconi, come i Cinquestelle, annuncia di voler imporre agli eletti del suo partito il “vincolo di mandato”
E’ una emerita bufala. Anche se accettato dal candidato, questo vincolo è nullo perché contrario alla Costituzione. Infatti, l’articolo 67 della nostra Carta costituzionale recita: “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato“.
Quindi anche se l’eletto che si è sottoposto al vincolo dovesse, nel corso della legislatura, cambiare partito, nulla dovrà a Berlusconi o ai Cinquestelle, a meno di un cambiamento della Costituzione.
L’assenza di vincolo di mandato ha, però, una sua logica per la quale i nostri padri costituenti hanno previsto la “libertà” degli eletti..
Se il vincolo di mandato fosse vigente, il Parlamento sarebbe inutile e sarebbe inutile anche il Governo, perché ogni parlamentare sarebbe obbligato a votare solo ed esclusivamente le leggi proposte dal suo partito con il quale ha il vincolo di mandato. Al posto del Parlamento, basterebbe una piccola riunione dei segretari di partito per definire quali leggi proporre e votare.
Nella vita politica della nostra nazione conterebbe solo la volontà dei segretari di partito. Ma forse è questo che vogliono Borlusconi e i grillini.
Anche oggi abbiamo un Parlamento di nominati ma, almeno, essi non hanno l’obbligo giuridico di votare secondo il volere del segretario del Partito. Non voglio vivere in un Paese in cui la Carta fondamentale sancisce lo strapotere dei Partiti
Ricordo, infine, che l’unica norma costituzionale che riguarda direttamente i partiti politici è l’articolo 49, secondo il quale tutti i cittadini hanno il diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere “con metodo democratico” a determinare la politica nazionale.
Se siete d’accordo, condividete…
Ieri Matteo Salvini, intervistato a “Non è l’Arena”, ha irriso agli studi dell’Unione europea sul “migrante climatico” o “migrante ambientale”, schernendo tali persone definendole come chi non sopporta il freddo o il caldo. Giletti non ha fatto una piega a tale castroneria.
Capisco che siamo in campagna elettorale e Salvini da tempo ha scelto di parlare alla pancia della gente, ma sparandole così grosse, rischia non trovarle più le pance, perché la gente se ne è andata.
I migranti climatici sono già una dura realtà. Non parlo di chi si sposta per siccità o desertificazione che pure sono fenomeni attuali che portano carestia e fame.
Parlo proprio di terre che, con l’innalzamento del mare dovuto al riscaldamento globale, vengono sommerse e scompaiono.
Non è un fenomeno fantascientifico. Già da anni Venezia “va sotto” e nelle giornate di forte acqua alta il mare e la laguna si congiungono nella stretta striscia del Lido di Venezia. Fortunatamente questi fenomeni sono ancora transitori e quasi eccezionali, ma in alcune parti del mondo non è così: il fenomeno sta assumendo caratteristiche stabili.
In Bangladesh, ad esempio, le famose foreste di mangrovie Sundarbands sono sempre più isole che propaggini di terraferma e l’isola di Lohachara (piccola isola da sempre contesa fra India e Bangladesh) è stata sommersa dal Golfo del Bengala a partire dai primi anni ottanta e i suoi diecimila abitanti sono stati costretti a trovarsi un’altra patria, proprio in quelle nazioni che si contendevano il possesso dell’isola che ormai non c’è più.
Analogo discorso per gli abitanti dell’arcipelago di Kiribati, condannato ad essere presto sommerso sommerso o alle famose isole Marshall che, dopo aver sopportato i test nucleari degli anni ’50, adesso vedono il mare salire sempre di più.
E il fenomeno investe anche l’arcipelago delle Maldive, gioiello della natura, posto di vacanza per gli europei, ma dove gli abitanti stanno acquistando terreni in altri continenti dove trasferirsi.
Da parecchio tempo l’Unione europea studia il fenomeno, forse, però, solo sul piano della Sicurezza come testimonia questo Documento dell’Alto Rappresentante e della Commissione
europea per il Consiglio europeo del 2008: si stima che entro tre/quattro anni i migranti climatici, esseri umani che hanno la loro tterra, posta in isole o lungo le coste basse dell’India o della Cina saranno oltre 50 milioni.
Finanche Beppe Grillo, nel suo blog delle Stelle, nel 2012 si rendeva conto del problema.
Caro Matteo Salvini, so che non sei uno statista che guarda alla soluzione dei problemi, bensì solo un politico la cui ottica non va oltre i voti da accaparrarsi nelle prossime elezioni, ma ti rendi conto di quello che hai detto? E sarà, a breve, anche un problema nostro e non certo per l’aumento dei migranti provenienti dai paesi sommersi (Anche New York andrà “sotto”). Sarà un problema, fra pochi anni, per le popolazioni italiane che vivono a Venezia, sulle sponde dell’adriatico e in tante altre parti individuate dallo studio dell’ENEA. La cartina in fondo all’articolo è veramente un grido di allarme per le coste italiane.
Salvini, chiedi scusa.

