Di solito si viaggia per vedere posti nuovi. Spesso i viaggi sono lunghi. Si passa attraverso tappe nuove e ignote. Magari quasi due giorni di viaggio.
Eppure c’è un filo rosso che congiunge casa tua con la meta. Almeno nella parte di mondo a noi più nota il processo di standardizzazione dei luoghi di transito è ormai realtà.
A cominciare dai nomi delle stazioni delle metropolitane che, in tutta europa son scritte con lo stesso font.
Ho preso il treno alla stazione ferroviaria di Riga senza esitazione. Gesti e procedure sono le stesse.
Negli aeroporti che sono luoghi vieppiù complicati: oltre i biglietti, check in, bagaglio a mano, bagaglio di stiva, articoli che devono per forza andare nell’uno o nell’altra, controlli di sicurezza, gate, livelli….. eppure lo aeroporto di HongKong, quanto alle procedure non è molto diverso da quello di Fiumicino. Anche a dispetto dell’inglese usato come lingua veicolare fra me e gli addetti cinesi che, entrambi, lo conosciamo poco.
Le stazioni della Metro come gli aeroporti sono luoghi protetti e sicuri. I guai iniziano, e la scoperta del nuovo, comincia, quando si esce.
I guai comincers
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