Sì, segui il consiglio di bere molto quando viaggi, seguilo. Farà anche bene ma ci sono le debite conseguenze, spiacevoli quando sei andato a dormire dopo 30 ore di veglia e ti devi alzare per rendere i liquidi alla terra. Comunque di dorme. Poco. Sveglia alle 5.15. alle 8 altro volo per il lago Inle.
Gentilissimi questi Birmani. Hanno, solo per noi anticipato la colazione di più di un’ ora. E non solo caffè, burro marmellata. Bensì anche frutta, noodles, riso etc
Unica cosa strana dell’ottimo albergo, nel giardino tante gabbie piene di …..gatti. La risposta alla ivva domanda non è stata molto soddisfacente: al proprietario piacciono i gatti. In qual modo piacciano non è dato sapere.
Una delle cose piacevoli di viaggiare con agenzia è che non ti devi preoccupare dei bagagli. Pensano a tutto loro.
Nel bus per lo aeroporto la nostra guida Mio di dilunga sul numero (500.000) di monaci presenti in Birmania. Ma, dice, non tutti sono a tempo pieno. Molti sono “civili” che si ritirano in monastero solo per una parte dell’anno, o solo per le ferie. Praticamente, dice, tutti i birmani hanno una qualche esperienza di monastero perché, ribadisce, il buddismo non è una religione, bensì un modo di vivere alla ricerca del distacco dalle cose terrene, perché l’attaccamento alle cose terrene o il desiderio di esse è la base dell’infelicità umana. Poi fa un discorso che mi suona poco. A differenza del buddismo tibetano i cui adepti aspettano il Salvatore, i buddisti birmani devono farcela solo con le loro forze. Bah.
Ennesimo aeroporto. Controlli minimi e saliamo su un Colibrì che ci porterà a destinazione.
Helo, aeroporto locale, ruspante. Il bus ci aspetta.
Sosta ad una fabbrica di ombrelli. Ombrelli sì, ma orientali, di carta. La ditta (padre e figlia) parte dalla materia prima. Un impasto di legno macerato e pestato viene disteso su un telaio quadrato semiimmerso in acqua, oltre un metro di lato. Viene pressato fino a formare una fanghiglia sottile sulla quale vengono disposti fiori e foglie. Il telaio viene posto al sole, la “fanghiglia” si secca e la “carta” spessa e resistente è pronta.
Carta a mano con fiori. Come a mano, uno alla volta, sono costruiti i telai degli ombrelli. Ricoperti di carta sono stupendi. grandi, coloratissimi, sontuosi. Un po’ difficili da portare in viaggi. La “ditta” produce anche ventagli, lanterne e altre creazioni. Basta! Le piroghe a motore ci attendono.