Il segretario del PD, Enrico Letta, dopo il voto ai sedicenni ha lanciato un’altra proposta in favore dei giovani.
Aumentiamo di un punto percentuale l’aliquota della tassa di successione per assi ereditari superiori ai 5 milioni di euro. Col ricavato (che in questo caso non andrà a debito dello Stato) si costituirà una dote di 10.000 euro a favore di ciascun diciottenne in modo da favorirne l’ingresso nel mondo del lavoro oppure per completare studi superiori molto costosi.
Non entro nel merito della proposta anche se ritengo che i giovani, oggi, più che soldi abbiano bisogno di opportunità.
Ma, caro Letta, lei sa benissimo che viviamo in un Paese in cui solo 2 persone su mille denunciano un reddito lordo superiore a 200.000 euro annui.
Secondo lei quanti “de cuius” avremo ogni anno che lasceranno questo mondo beneficando gli eredi di un patrimonio ereditario superiore ai 5 milioni di euro?
O il “de cuius” lascerà solo società, magari off shore o finanziarie anonime di cui doci occulti o palesi sono già gli eredi.
Mi sa che sia una proposta generosa, ma irrealizzabile.