Archivio degli articoli con tag: pioggia

Notte agitata, non so se per la zuppa di pesce di ieri sera condita con due Estrella Galizia e patatine fritte oppure per il senso di colpa di abbandonare l’impresa. Ci ho pensato e ripensato, talvolta mi imponevo di proseguire, magari fermandomi un giorno in più, ma le previsioni annunciano maltempo non breve. Poi, quest’anno non ho ritrovato lo entusiasmo dello scorso anno, complici i molti chilometri sull’asfalto e il maggior peso dello zaino.
Mi dicono che più avanti è meglio, ma il risveglio mi riporta alla realtà: 13 gradi, cielo nero e pioggia a catinelle. A colazione l’albegatrice mi conferma che con quelle nuvole nere dall’oceano si convive non poco.
Decisione presa, dal taxi verso Llanes vedo i peregrini nelle loro nere mantelle che barcollano sotto l’acqua scrosciante.
Chissà poi perché hanno quasi tutti la mantella nera o, comunque, scura. La mia è rosso scarlatto e la giacca antipioggia è giallo fluorescente. Mi piacciono i colori accesi e allegri.
Autostazione di Llanes. Un’altra colazione non ci sta male. Arriva un pullman dalla Cantabria. Scarica una ventina di pellegrini bagnati come pulcini, con mantelle, ombrelli e tutto l’armamentario antipioggia in funzione. Evidentemente raccolti sul percorso. Ma qui non è che troveranno miglior tempo.
Arriva, finalmente, il bus ALSA per Santanter/Irun con 40 minuti di ritardo per via del maltempo.
Bus di lusso con Wi-Fi e vari canali di musica da ascoltare con le cuffiette.
Il tempo fa veramente paura, cielo nero e pioggia fitta. Ogni tanto il bus sbanda in po’, forse per il vento.
Mi sento un po’ in colpa per i peregrini che, nonostante tutto questo, sono sul Cammino. Un pensiero per loro, per il loro sacrificio, per il loro eroismo…..o per la loro follia?
Quest’anno non ho fatto granché strada, circa 120 km in quattro giorni, mi son sembrati tanti, ma il pensiero si relativizza subito pensando che il bus, pur con cinque fermate, mi riporta Santander in poco più di due ore.
E piove. Piove talmente tanto che non riesco a capire come l’autista possa vedere dove va.
Santander. Torno alla mia pensione dello scorso anno, Hospedaje Botin, vicinissima a Plaza de Ayuntamento, in pieno centro. Ritrovo la signora che la gestisce, una pazza squinternata, incasinata che sbaglia le prenotazioni e vuole darmi la stanza per una sola notte. Poi si ricorda, trova la prenotazione e mi dà la stessa stanza dello scorso anno con un delizioso balconcino bow window  che dà sul mercato. È ora di pranzo e qualche pinxos e una gagna di birra non me la leva nessuno. Dovrei portare i panni sporchi nella lavanderia a gettoni qua di fronte. Se ne parla domani.

Ingresso dell’hotel di Póo
Pinxos e cerveza
Mercato di Santander

Pioggia
24 agosto, pioggia.
Beh, ieri bel soggiorno in un lussuoso albergo palacio di Portugalete. Oggi piove e piove di brutto. A stento un caffè alle 7.30 nello albergo e si parte. Niente sentieri, una insulsa interpoderale con due alte ali di vegetazione ai lati che impedisce di vedere alcunché. Sempre sopra l’asfalto, sempre sotto la pioggia.
Stop ad Onton, 7 km dopo Pobena, ,16 km in tutto.
Ma ottima scelta l’albergo del pellegrino, “il tu Camino”, ottima per la figura del gestore, Giuseppe, vercellese trapiantato in questo primo lembo della Cantabria e da sua moglie. Gentilissimi. Accolgono con vero affetto i pellegrini bagnati che arrivano e li accompagnano uno per uno nella grande camerata con letti a castello. Per quelli che superano il numero dei letti, ci sono materassi per terra e addirittura escon fuori un paio di canadesi: “non si possono mandar via pellegrini con questo tempo” dice. Non lo fa certo per arricchirsi: 6 euro per dormire, 2 euro per la prima colazione. Pranzo e cena a donativo. Però i pellegrini apparecchiano e lavano i piatti.
Tutti ragazzi max 25/30 anni: tanti spagnoli, austriaci, tedeschi, australiani. Solo 2 italiani. Si intrecciano discorsi in varie lingue. Forse è anche questo il Cammino, il riposo in compagnia di persone che non hai mai visto, che non vedrai mai più, ma per una sera son quasi la tua famiglia.

Splendida estate. Vorremmo andare ai tropici, ma c’è la crisi. Allora i tropici vengono qui:

Gocce di pioggia su di me...

Gocce di pioggia su di me…

umbrellas

umbrellas

Piove, il livello del fiume sale. La scala conduce direttamente in acqua

Immagine

 

Eh, sì, dopo qualche mese di siccità, è piovuto a Roma.  Temporale estivo, ma qui facciamo le cose in grande.

Temporale a Roma

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