Non posso negarlo, Salvini mi commuove. Mi piace la caparbietà padana con cui persegue il suo scopo anche a scapito di sé stesso e della sua carriera politica. Non c’è che dire; sacrificherà il suo futuro pur di perseguire e raggiungere quello in cui crede ciecamente per il bene dell’Italia.
Da anni Salvini si preoccupa della nostra sicurezza, individuando nello straniero invasore il pericolo per la gente italica. Da quando, poi, il 1° giugno è diventato ministro, ci informa quotidianamente, con ogni mezzo, dei sui ammirevoli sforzi per fermare l’invasione dei clandestini che, come dice lui, non fuggono da guerre, ma vogliono solo una vita migliore, cercando di entrare nel territorio italiano con la complicità delle ONG, dell’Europa con la missione Sophia, dei mercantili italiani e di Malta che gira la testa dall’altra parte.
Sì, dice Salvini con grande amore di patria, imitando un Presidente oltreoceano “PRIMA GLI ITALIANI”. Gli stranieri delinquono, sono facile preda della criminalità organizzata, portano malattie e rubano il lavoro agli italiani accontentandosi di un euro a cassetta di pomodori raccolta.
Gli italiani hanno paura e Salvini si prende cura degli italiani e di questa loro grande paura, anzi, la coccola, la nutre, la fa crescere.
E’ da ammirare, credetemi: finanche durante un summit europeo ha trovato il modo di impedire a sessanta persone, dico ben sessanta, di sbarcare da una nave mercantile italiana. Purtroppo ha avuto contro il suo collega Toninelli che ha consentito il trasbordo su una nave della Guardia costiera e finanche il Capo dello Stato che ha imposto al Presidente del Consiglio di prendere una decisione che a Salvini non è garbata affatto. Ma come, suppongo abbia pensato il nostro ministro dell’interno, io mi batto, mi strabatto per far diminuire questa invasione e i miei colleghi, il mio Presidente del Consiglio, il mio Presidente della Repubblica, mi remano contro.
Questa invasione deve essere fermata prima che sia troppo tardi, prima che avvenga la sostituzione etnica, prima che avvenga come nelle banlieue francesi dove comandano i maghrebini. Non sarà mai come gli Ittiti che passarono e conquistarono tutto.
Basta con le centinaia di migliaia di sbarchi all’anno che minano il tessuto sociale italiano che “negli ultimi anni ha sopportato oltre mezzo milione di arrivi”. E spara a zero contro il buonismo dei governi precedenti che nel 2015 hanno fatto entrare 153.842 clandestini e nel 2016 ben 181.436 [dati Ministero interno]. Dove si arriverà di questo passo? Per questo Salvini è così duro con le ONG che fanno i tassisti del mare e con le missioni europee che fanno sbarcare i “finti naufraghi” tutti in Italia.
Bisogna fermare questa invasione e su questo progetto, a questo fine, è rivolta la meritoria azione politica di Salvini.
Invasione? Il vocabolario Treccani dà parecchie definizioni del termine invasione, tutte piuttosto minacciose: abbiamo detto oltre 153.000 nel 2016 e ben 181.000 nel 2016. L’Italia conta oltre 60 milioni di abitanti E nel 2017 cosa è successo? Era cominciato maluccio: fino a giugno gli arrivi mensili (punta max 23.526 proprio a giugno 2017) erano sempre superiori a quelli registrati nel mese precedente. Poi….poi Minniti ha sostituito Alfano e continuativamente, mese dopo mese, frutto degli accordi con la Libia, gli sbarchi sono diminuiti come si vede dalla tabella sottostante (fonte Ministero dell’interno): 11.461 a luglio 2017 (è estate, fa caldo, mare calmo, condizioni ideali per le traversate), 3.920 ad agosto 2017, 6.282 a settembre 2017, 5.984 a ottobre 2017, 5.641 a novembre 2017, 2.327 a dicembre 2017, 4.182 a gennaio 2018, 1.065 a febbraio 2018, 1.049 a marzo 2018, 3.171 ad aprile 2018, 3.936 a maggio 2018. L’arrivo di Salvini al Viminale, il primo giugno 2018, prosegue il consolidato trend con 3.147 arrivi nel mese di giugno 2018 e 591 fino al 13 luglio 2018.
Quindi l’invasione si sta arrestando fin dal luglio dello scorso anno, quando il ministro dell’interno era Minniti. e il trend sta proseguendo, ora, nel senso volto da Salvini.
E qui viene il motivo per cui dico che Salvini sta sacrificando la sua carriera politica. Quando per due mesi consecutivi la casella degli arrivi sarà a zero, cosa dirà all’Italia? Con quali motivazioni batterà i pugni sui tavoli europei? Come coccolerà la paura inoculata negli italiani? Potrà dire, imputandosi anche gli indubbi meriti di Minniti, “CE L’HO FATTA!!”. Sì, e adesso? Cosa farà? Un accordo segreto con la Libia per far riprendere gli sbarchi? O indicherà un altro nemico?
Senza sbarchi che ne sarà della carriera politica di Salvini?
Ve lo ricordate il pericolo dell’invasione dei polacchi? Il pericolo dell’invasione degli albanesi? Il pericolo dei rumeni, tutti criminali? I pochi polacchi ed albanesi rimasti hanno una impresa di costruzioni. I rumeni sono ricercatissimi operai….. e nei loro paesi forse ora si vive meglio che da noi.
Ma non divaghiamo. Quando gli sbarchi si azzereranno, che dirà, che farà il nostro Salvini? Rimpiangerà di non essere stato ministro dell’interno nel 2015 o nel 2016? Di non poter fare come, nel 2009, il suo collega Maroni, una bella sanatoria? Per non parlare di quella del 2002 di quasi 700.000 persone?
Ecco un politico che ha fatto della lotta agli sbarchi la sua bandiera, ma che, finito il problema non avrà altro da dire…. Sinceramente, umanamente, mi dispiace.
[…] di vita, nulla ha fatto contro l’immigrazione clandestina (il crollo degli sbarchi è cominciato ben prima del 1° giugno e nulla ha ottenuto dall’Europa in tale […]
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Bravo Sergio!
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Caro dr Ferraiolo, forse varrebbe la pena di ricordare che il Ministro degli Interni sta facendo ciò che fanno i suoi omologhi di tutto il mondo. O forse lei ha un elenco dei Paesi dove gli immigrati irregolari sono ben graditi? L’attività del ministro Minniti è iniziata dopo anni di politiche irresponsabili e di minaccia di una ecatombe elettorale. Facendo ciò che Lega ed altri chiedevano da anni. Forse lei preferisce far arrivare qui chiunque per poi, dopo aver fatto le fortune di mafia e cooperative, viene poi bellamente scaricato in mezzo ad una strada a carico della collettività. O avete soluzioni alternative credibili? Case per tutti? Lavoro per tutti? Sanità per tutti? Cordialmente.
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Gentile Signor… [non so come chiamarla visto che non si firma]
Sono particolarmente felice del suo commento perché mi riconduce, da un post un po’ goliardico, alla serietà dell’argomento. Dico la verità, Salvini mi commuove, mi commuove per l’improba impresa che si è assunto. Vede, Signor Chenonsifirma, l’immigrazione è una cosa seria, un gioco nel quale non pui vincere, non puoi pareggiare e dal quale non puoi uscire. Mi occupo di immigrazione dal 1997. Ormai sono in pensione e posso parlare con più libertà. L’Italia è in una posizione di cacca. Per gioco della sorte e per demeriti suoi. Ricordiamo insieme i fondamentali.
Dublino. Conservo ancora gli appunti del 2001 indirizzati all’allora ministro Scaiola (Governo Forza Italia/Lega) implorandolo di dare copertura politica alle mie profonde e motivate riserve al Regolamento Dublino II che ricalcava il principio fondamentale della precedente Convenzione “chi ce l’ha (il richiedente asilo) se lo tiene”. Mai una risposta scritta, sempre e solo a voce le direttive di seguire quello che diceva la Germania. E così con un obbligo da noi sottoscritto, siamo obbligati a tenerci tutti quelli che arrivano.
Cambiare Dublino, pare facile. Sono anni e anni che ci proviamo, ma le deliberazioni si prendono a maggioranza e siamo noi e la Grecia (forse la Spagna) contro tutti. E si ci è messo anche l’ultimo Consiglio europeo che ha stabilito che Dublino si cambia all’unanimità. Peggio per noi. Comunque, le assicuro, il Dublino IV attualmente in discussione è molto peggio (per noi) del Dublino III.
L’Europa. Discorso lungo e complesso. Si è comportata male secondo i principi di solidarietà degli artt. 78 e 80 dei Trattati, ma “poteva farlo” in punto d diritto. Per una visione complessiva delle malefatte dell’Europa può veder i miei tre libretti (costano 99 centesimi l’uno) reperibili su Amazon agli indirizzi: https://www.amazon.it/dp/B00WRPRASQ/ , https://www.amazon.it/dp/B016J8JBP6/, https://www.amazon.it/dp/B06X9DN5C9/
Europa cattiva? Per noi sì, per loro no. Agiscono secondo i Trattati e le norme europee che, ora, prevalgono anche sulla nostra costituzione. Battere i pugni sul tavolo? Non serve a nulla, mi creda. Non serve a nulla se l’Italia si presenta ai tavoli di Bruxelles con un immenso debito pubblico e l’economia che cresce la metà dei partner europei. I tavoli di Bruxelles sono tutti collegati. Se vuoi un po’ di flessibilità (Tria ieri ha detto che non farà la manovra aggiuntiva chiesta dall’UE) devi pagare su un altro tavolo. Prenditi tutti i migranti, al massimo te li finanziamo, dice l’UE. Infatti i 5 miliardi che Salvini dice di voler spostare dall’accoglienza ad altri fini, sono finanziamenti dell’UE, indisponibili per altri fini. Il governo Renzi (per me sciagurato) almeno ci ha ricavato gli ottanta euro e il reddito di inclusione.
Uscire dall’Europa. Follia. Non perché costerebbe di più l’ambito ultimo modello della BMW perché, per andare negli altri Paesi dovemmo mostrare il passaporto. Queste sono cavolate. Lei sa benissimo che la forza dell’economia italiana, del made in Italy, è la trasformazione delle materie prime e la rivendita all’estero dei prodotti finiti. Con una uscita dall’Europa le materie prima costerebbero molto di più e non è detto che riusciremmo a rivendere i prodotti finiti all’estero. Perché? Perché non ritorneremmo ad uno status quo ante Unione europea. Gli altri Paesi avranno comunque un grande spazio “europeo” senza dazi in cui riuscirebbero bene a trovare senza pagar dazi il prodotto sostitutivo del “made in Italy”.
La soluzione. Non c’è. A meno di ridurre con una forte patrimoniale il nostro debito pubblico. Allora potremmo veramente fare come la Svizzera, che ha negoziato con l’UE un meraviglioso patto (SEE) in cui il Paese elvetico ha solo diritti ma non obblighi verso l’UE. Ma la Svizzera con la sua ricchezza può permetterselo.
Malta. Malta fa la biricchina,ma può permetterselo. Primo perché non ha mai sottoscritto i protocolli aggiuntivi della Convezione SAR di Amburgo del 1979: ha solo obblighi di assistenza e di soccorso e di rifornimento ma non quelli di accoglienza. Poi non può negarsi che Malta ha una superficie di un millesimo di quella italiana. Se l’Italia accoglie 200.000 migranti, Malta non ne accoglierà più di 200.
Come vede… è un gran bel casino… di cuore faccio gli auguri a Salvini, purché non faccia il duro con l’Europa sulla pelle di persone.
Libia: Se la Libia non sottoscrive la Convenzione di Ginevra del 1951 sui rifugiati non potrà essere considerata porto sicuro.
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Buongiorno Dr. Ferraiolo, innanzitutto grazie per l’escursus informato e certamente gradito. Complimenti. Sull’impostazione di fondo che l’immigrazione sia un gioco dal quale non si possa uscire sono parzialmente d’accordo. Certo, ogni singolo Stato ha poche armi per contrastare il fenomeno, e infatti la soluzione (se soluzione ci potrà essere) sarà da assumere solo a livello comunitario. Penso alla proposta di Fratelli d’Italia di blocco navale, inteso come accordo su base europea per contrastare le partenze (non gli arrivi) con la partecipazione della Marina Militare di tutti i Paesi europei e congrui apporti in denaro alla Libia per gestire la collaborazione (visto che diamo 6 miliardi ad Erdogan non vedo perché non si possa fare altrettanto con Tripoli….forse perché alla signora Merkel interessa più chiudere la rotta balcanica e non le interessa nulla della rotta mediterranea?). Paesi come Australia e Giappone (immigrati accolti nel 2017=20) sembrano essere più efficienti di noi; allora forse il tema è volere che succedano le cose e allora le cose succedono. Sotto questo aspetto il lavoro di Salvini è ammirevole: è chiaro che è difficile cambiare Dublino ma se sinora a trattare per l’Italia si mandavano i tappetini della Merkel e Macron il risultato era più che scontato. Credo che Salvini abbia il merito di avere sollevato il problema. Dublino non si può cambiare? Vedremo. Ci vuole l’unanimità? E noi mettiamo il veto. Pagheremo su altri tavoli? Ogni trattativa (e io per lavoro ne svolgo decine ogni anno) trova un suo punto di equilibrio nel quale ognuno rinuncia a qualcosa. Credo si sia solo iniziato a rivoluzionare le regole. Se non pensiamo di cambiarle certamente non cambieranno mai. Dalla nostra abbiamo che i regolamenti e i trattati riguardano i richiedenti asilo e non i migranti economici per i quali non vi sono forme di tutela (o almeno io di regole in questo senso non le ho trovate). Continueremo ad impedire gli sbarchi sino a che qualcuno non metterà mano alla questione e quando succederà sarà solo (almeno nelle intenzioni di questo governo) con il nostro parere favorevole. Spero davvero di non essere troppo ottimista. Una nota sui 5 miliardi previsti dal DEF (per l’esattezza 4,648 miliardi): il contributo europeo si aggira, se non ricordo male, sui 700 milioni in 6 anni (2014/2020). Praticamente il 2% della spesa sostenuta per il rimanente dalle tasche degli italiani. L’Europa ci sta facendo la carità (ma con grande generosità scorpora la spesa dal computo deficit/Pil….che pacchia!). Spero di potermi confrontare ancora con lei (nel frattempo ho acquistato il primo delle 3 pubblicazioni che mi ha consigliato: molto interessante!). Grazie. Un caro saluto. Andrea Tampellini (questa volta mi sono ricordato di firmare!).
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Una cosa mi lascia perplesso: perché Salvini e i suoi all’Europarlamento hanno votato contro la proposta di modifica del Regolamento di Dublino (poi approvata) che andava proprio nel senso condiviso da me e da Lei della ridistribuzione automatica dei richiedenti asilo con il superamento del famigerato principio del primo Stato di ingresso?
Tanto di cappello a Conte che, almeno stavolta, è riuscito a distribuire in pò di profughi dalle navi. Noto però che i Paesi che li hanno presi, mostrando solidarietà, son Francia, Germania, Spagna, Malta e no lAustria e i blocco di Viesrgrad. E il patto e la amicizia con Salvini?
La ringrazio per aver mostrato onteresse per i miei libercoli. Le assicuro che il secondo e terzo sono ancora più interessanti
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