Gentilezza.
In Spagna sono più avanti, quasi mi vergogno a dirlo, più civili.
Piccole cose, ma importanti. Se vedono che sei in procinto di attraversare, le auto si fermano, se vedono che stai puntando la fotocamera verso un monumento, si fermano finché non hai finito. Nei bar ti ringraziano sempre anche se hai preso solo un caffè e lo hai pagato con una banconota da 50 euro.
Sarà solo questa zona della Spagna? Non so, ma identica gentilezza e civiltà l’ho rinvenuta sia nei Paesi Baschi, sia in Cantabria.
I bambini, come tutti i bambini giocano a palla o a rincorrersi; quello che manca sono le urla delle mamme.
A proposito delle urla, una situazione che mi ha stupito parecchio. A Bilbao era Settimana Grande: per una intera settimana, la città si trasforma in un enorme ristorante all’aperto e, soprattutto, in una immensa birreria. I negozi, quelli non in ferie, aprono solo la mattina, tutta la popolazione (350mila abitanti) più le decine e decine di migliaia di turisti e abitanti della regione già dal primo pomeriggio si riversano in strada a passeggiare, chiacchierare e, soprattutto, a bere. Passano da un tendone ad un altro, ascoltando musica e canti, ballando e bevendo. Tutti con il proprio grande bicchiere di plastica legato al collo con una cordicella. Solo birra alla spina, quindi niente tappeto di vetro rotti. Nessun urlo, nessuno schiamazzo; certo non si sta in religioso silenzio, ma solo vociare e risate. La musica non è assordante, i gestori dei bar e ristoranti non urlano all’altoparlante per invitare i clienti magnificando l’attrazione proposta. E dire che, già dalle sette di sera, il tasso alcolico in vena è già parecchio alto.
Pulizia. Tutto è generalmente molto pulito. Sistema di raccolta della spazzatura in cassonetti, simili ai nostri. Mai visto sacchetti o residui alla base dei contenitori. La mattina presto, accanto ai runner, gli addetti alla nettezza urbana spazzano e innaffiano le strade ed i marciapiedi.
Prezzi. Generalmente un 10% più bassi che in Italia (e sono località turistiche). Al ristorante non ti rapinano. Il menù del día (fra i 12 e i 16 euro) è più che buono e sufficiente.
C’è tanta cura dei disabili. I paesi e le città non hanno praticamente barriere architettoniche. Mai visto un’auto parcheggiata sulle strisce (grandi parcheggi sotterranei), marciapiedi larghi e da dove si va dappertutto. Il risultato è che i disabili o le persone con ridotta mobilità come gli anziani scorrazzano sulle carrozzelle godendosi l’ estate come i normodotati. Non solo: in diversi paesi ho visto tante persone in carrozzella accudite e assistite da, non so esattamente, chiamiamoli così “servizi sociali”.
I marciapiedi e i luoghi di passeggiate, accanto a parchi attrezzati per bimbi, offrono gli attrezzi meccanici per il fitness. Mi sono avvicinato a guardarli. Dalla targhetta risultano messi lì da diversi anni: non uno rotto o vandalizzato.
Niente che, a prima vista, non va? Sì, i writers imbrattatori esistono anche qui, ma è una delle poche similitudini con l’ex Belpaese.
Mi domando solo una cosa. Certo, la mia analisi è condotta con metodi “spannometrici”, non posso assicurare che sia sempre tutto e come l’ho descitto, ma…..PERCHÉ ANCHE IN ITALIA NON È COSÌ?
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