Giornata rovente, in cui il caldo e Mentana si sfidano testa a testa per il record di durata, va in scena quello che, alle 16:41, appare come il capolavoro della cialtronaggine politica.
Fino a stamattina c’era un partito, o quel che ne resta, che, non avendo votato la fiducia ad un provvedimento del Governo di cui fa parte, ha provocato le dimissioni del Presidente del Consiglio Mario Draghi.
Mattarella ha respinto tali dimissioni perché appare strana una crisi su una fiducia comunque ottenuta nonostante l’assenza dei Cinquestelle e ha rimandato Draghi alle Camere er un nuovo voto di fiducia.
I riflettori erano quindi puntati sui Cinquestelle.
Et voilà, sorpresa!, la Lega apertamente chiede un nuovo Governo senza i Cinquestelle oppure voto anticipato subito.
I Cinquestelle escono dai riflettori.
Il punto è che si tratta di un Governo del Presidente mai sfiduciato. E un Presidente, davanti al quale tutti i partiti si sono inginocchiati implorandolo di farsi rieleggere.
Due partiti che fino a un mese fa giuravano fedeltà al Governo di cui tuttora fanno parte.
Incomprensibile. Follia pura. Con la pandemia ancora in atto, la crisi economica, il PNRR che non verrà attuato con perdita secca di 200 miliardi, il bilancio da approvare.
Sinceramente non capisco.
Tranne……
Tranne che la crisi è originata dai due partiti più filorussi del Parlamento.
Putin ride.
Magari fosse già il 20 agosto…
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C’hai ragione. Correggo
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