Tutti sappiamo che il giornalista che scrive un articolo non ne scrive il titolo, riservato a quella figura a metà fra il pubblicitario e l’affabulatore, chiamato “titolista”.
Egli ha il solo scopo di attirare, con un titolo ad effetto, l’attenzione del lettore sull’articolo.
Per far ciò ricorre ad ogni mezzo, compreso quello di falsare completamente il contenuto dell’articolo.
Ad esempio, prendiamo l’articolo pubblicato oggi sul sito web di Repubblica.it.
https://milano.repubblica.it/cronaca/2022/07/26/news/greta_curti_morta_21_anni_incidente_stradale_appiano_gentile-359247327/?ref=RHTP-BH-I359028054-P3-S3-T1
L’articolo racconta della tragica morte in un incidente stradale di una giovane ragazza che rientrava a casa in auto con un amico, alle 4 di notte, dopo aver terminato il turno di lavoro.
Poverina, ma la notizia, in sè, non è eclatante, non attira l’attenzione.
Ed ecco il titolista all’opera: sulla prima pagina di Repubblica.it compare questo titolo che rimanda all’articolo suddetto:”Accetta un passaggio all’alba dopo il turno di lavoro in un bar: morta a 21 anni”.
Ecco creato il “gancio”. Con un titolo del genere il lettore è autorizzato a pensare di tutto, dallo stupro, alla violanza di un sadico, alla presenza di un mostro in quella località.
Una triste e banale storia trasformata in un giallo!!