Archivio degli articoli con tag: MES

 Per la storia del MES potete riferirvi alla pagina di Wikipedia

https://it.wikipedia.org/wiki/Meccanismo_europeo_di_stabilit%C3%A0

che reputo abbastanza completa.

In sintesi il MES è un Fondo a cui possono accedere gli Stati con l’acqua alla gola… Il problema è che se si accede a tal fondo, poi la  Troika, composta da rappresentanti della Commissione europea, della Banca centrale europea e del Fondo monetario internazionale ti sta addosso, affichè lo Stato richiedente risani l’economia (vedi Grecia).

L’approvazione del MES è una questione complicata perché bisogna distinguere diverse fasi. L’approvazione in sede Europea fu presa il 25 marzo 2011 (governo Berlusconi). Il comunicato stampa del Consiglio dei Ministri del Governo Berlusconi IV del 3/8/2011 riporta l’approvazione nel corso della riunione della “Decisione del Consiglio Europeo 2011/199/UE, che modifica l’art. 136 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea relativamente ad un meccanismo di stabilità (ESM-European Stability Mechanism) nei Paesi la cui moneta è l’Euro, del relativo disegno di legge per la ratifica. Obiettivo della decisione che tutti gli stati dell’Eurozona possano istituire, se necessario, un meccanismo che renderà possibile affrontare situazioni di rischio per la stabilità finanziaria dell’intera area dell’Euro.”

La ratifica parlamentare finale avvenne alla Camera dei Deputati il 19/7/2012 con 325 sì, 53 no e 36 astenuti (votazione n. 13, seduta n. 669 del 19/07/2012) ad opera del Governo Monti che era un “governo “Tecnico” con l’appoggio di PdL, PD, UdC, FLI, ApI, RI, MpA, Fareitalia, PID, PLI, PRI, LD, AdC, PSI, MAIE, IdV (fino al 16/12/2011). Quindi è corretto dire che Lega non lo votò. Per quanto riguarda Fratelli d’Italia, la formazione politica non era ancora nata e Giorgia Meloni militava in Forza Italia, ma non partecipo’ alla votazione.

I CinqueStelle e la Lega Nord Salvini hanno fatto una bandiera nel non aderire al Mes (che, comunque è già nei trattati e, quindi nell’ordinamento italiano) perché – dicono – poi l’Italia perderà la sua sovranità dovendo eseguire gli ordini della Troika.

La svolta si è avuta nell’ultimo eurogruppo che, nelle sue conclusioni del 9 aprile 2020 (vedi  https://www.consilium.europa.eu/en/press/press-releases/2020/04/09/report-on-the-comprehensive-economic-policy-response-to-the-covid-19-pandemic/) ha deciso di proporre al Consiglio europeo (si terrà il 23 aprile) uno split del Mes. Ossia ogni Stato potrà prendere dal MES ad interesse irrisorio (0,40%) una quota pari al 2% del suo PIL (per l’Italia sono 36 miliardi di euro) e, se li usa per pagare conseguenze DIRETTTE o INDIRETTE delle spese sanitarie effettuate per la lotta al Coronavirus, non ci saranno conseguenze di Troika o altro, l’unico obbligo sarà quello di restituirlo. Riguardo alla entità della restituzione si è ipotizzato anche l’eliminazione totale del MES, per cui all”Italia saranno rimborsati i 12 miliard che ha messo alla sua creazione.

Questa conclusione dell’Eurogruppo (che vede tutti gli Stati d’accordo e che dovrà essere approvata dal Consiglio europeo del 23 aprile 2020) risulta indigesta a Lega e Cinquestelle che hanno sempre detto che MAI e poi MAI l’Italia avrebbe aderito al MES e che anche se il Consiglio dirà OK alle conclusion dell’Eurogruppo, poi la Troika interverrà sempre (su quali basi non si sa).

Questa è la situazione ad oggi.

Previsione:

Conte già in conferenza stampa ha dichiarato che l’Italia non si è opposta al Mes senza condizioni perché altri Paesi (come la Spagna) lo volevano [grande atto di generosità] ma che l’Italia avrebbe approfittato solo delle altre linee di credito predisposte dall’Unione Europea (fondo SURE, pagamento della Cassa integrazione e altro. vedi qui:https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_20_652

e qui: https://ec.europa.eu/info/live-work-travel-eu/health/coronavirus-response_it) ma mai al MES.

nelle ultime 48 ore, sulla spinta di PD, Italia Viva, e, da ultimo di Forza Italia, Conte  ha ammorbidito la sua posizione, affermando che la decisione italiana scaturirà dal dibattito del 23 aprile.

Secondo me, il 23 aprile, visto che di eurobond non se ne parla proprio, il Mes senza condizioni sarà approvato con proclami italiani di non partecipazione, ma poi….. pecunia non olet, visto che son 36 miliardi praticamente gratis. L’alternativa sarebbero tasse e patrimoniale.

L’incognita è la lettera che Macron ha sritto al presidente del Consiglio europo Michels con una proposta di Fondo di cui non si conoscono ancora i particolari.

Unione europea

 Salvini  e  i suoi ieri hanno votato, al Parlamento europeo, non solo contro il MES  ma anche contro i Coronabond e il Recovery found, soldi che l’Italia ha bisogno come dell’ossigeno e che l’UE, dopo qualche tentennamento, ha messo sul piatto.

Lo scopo della Lega, secondo una mia impressione, è chiarissimo. Prendendo spunto dal 51% degli italiani che oggi vedono l’Europa come il fumo negli occhi, senza sapere o contare sul fatto che i soldi che ci dà l’Europa sono l’unica cosa che ci tiene in piedi, Salvini e i suoi vogliono uscire dall’Europa. Perché non l’ho capito, visto che con il nostro debito pubblico, senza Europa faremmo una brutta fine.

Ma non è di questo che vi voglio parlare.

Vorrei dire due parole sull’avversione al MES di Lega e Cinquestelle.

Si sono dette tante parole, vere e false sul MES.

Basta non essere pigri e andare a quadrare le fonti.

Salvini e i suoi si stanno sgolando a dire che se prendiamo soldi da Mes, poi arriva la Troika come in Grecia. E arriva anche se il Consiglio dice che – per le spese mediche – non ci sono condizionalità perché il MES è nei Trattati ed è assistito da condizionalità tout court.

Sbagliato.

 Andiamo a ritroso.

Il MES fu introdotto nei  trattati da una semplice decisione del Consiglio europeo del 25 marzo 2011 (qui il link) : “Articolo 1. All’articolo 136 del trattato sul funzionamento dell’Unione eu­ropea è aggiunto il paragrafo seguente: «3. Gli Stati membri la cui moneta è l’euro possono istituire un meccanismo di stabilità da attivare ove indispensa­bile per salvaguardare la stabilità della zona euro nel suo insieme. La concessione di qualsiasi assistenza finanziaria necessaria nell’ambito del meccanismo sarà soggetta a una rigorosa condizionalità.

Quindi se esiste la possibilità che una decisione del Consiglio europeo inserisca nei Trattati  un MES  soggetto a rigorosa condizionalità, basterà una analoga decisione del Consiglio europeo convocato per il 23 aprile per disporre un MES privo di condizionalità per le spese mediche , e connesse, relative al Coronavirus. E poiché la dizione “condizionalità” è molto molto generica, dipenderà dalla forza contrattuale dei singoli Stati includervi qualsiasi altra spesa.

Ricordo che l’adesione al MES senza condizione vale un prestito allo 0,5% per 36 miliardi di euro per l’Italia.

Meditate e riflettete su quello che vi dicono i Partiti

Sì, oggi quanti ne abbiamo? È giovedì? È sabato, non lo so. Sono giorni più o meno uguali che scorrono lisci fra letture, social, video chat, TV, quotidiani appuntamenti con Borrelli con i numeri che vanno giù e su come il nostro umore. Ma ho dormito male. Ho avuto incubi. Forse qualcosa che ho mangiato.

Ho sognato che il mondo era preda di una incredibile pandemia. Ho sognato che tutti i Paesi si affidavano all’OMS (WHO) raddoppiando i fondi messi a disposizione e si adeguavano senza timore alle sue disposizioni emanate nel modo più autorevole e chiaro.

Ho sognato che tutti abbiano capito che stiamo combattendo contro un virus che quattro mesi fa non compariva neppure negli ultimi libri di medicina e che quindi alcuni tentennamenti o indecisioni siano più che comprensibili.

Ho sognato che tutti abbiano capito che non disponiamo altro che armi palliative contro questa pandemia e che non infettarci a vicenda è l’unico modo serio di “contenerlo”. Ed ho sognato che, come fanno da sempre gli orientali, ci abituassimo a portare una mascherina sulla bocca per evitare che in nostro alito, il nostro colpo di tosse, il nostro starnuto, possa infettare chi ci sta vicino. Ho sognato che tutti abbiano capito che le mascherine chirurgiche, le uniche che possiamo avere [è impensabile di avere 180.000.000 di mascherine FFP3 al giorno, visto che vanno cambiate ogni 5 ore] servono altruisticamente a non infettare gli altri, e molto poco per proteggere noi.

Ho sognato che – visto che mediamente tutti stiamo molto meglio di questi abitanti di Mumbai costretti anche loro al lockdown

– tutti, con grande senso di responsabilità, rinunciassimo ognuno alle cose non indispensabili: il runner dilettante alla corsa in prossimità di altri umani, il cinofilo che non stressa il suo cucciolo con tre passeggiate quotidiane. I condomini che – al solo scopo di sfidare l’ordine costituito – fanno gruppo davanti ad una tavola imbandita.

E poi ho sognato che, almeno in questa occasione parecchio grave non si siano alzati i soliti galli che aprono la bocca solo per dividere le orecchie, per pontificare su presunti farmaci miracolosi noti solo a loro e a Facebook, oppure per dar corpo a strampalate teorie sull’origine e la possibile cura del virus, magari solo facendosi una passeggiata per Tokio.

Ho sognato che nessuno avrebbe accusato l’altro per presunte mancanze, ma – insieme – rimandando le polemiche si lavori al bene comune.

Ho sognato che l’accordo fra Google e Apple che ci regalerebbe un’App capace di tracciare in modo anonimo gli incontri ravvicinati con positivi era accolto con tripudio generale [stesso metodo usato dalla Corea del sud] e che nessuno, che tutti i propri dati , ma proprio tutti, anche il codice del conto in banca, fornisce spontaneamente al web, si mettesse a cavillare su speciose violazione sulla privacy.

E non basta – il sogno è lungo – ho sognato che giudici emeriti della Corte Costituzionale, alla dolce età di 84 anni sostenessero il Governo, senza fare cavilli sulla legittimazione alla limitazione della libertà di circolazione [limitazione d’altronde sancita per motivi di sanità pubblica dall’articolo 16 della Costituzione].

E ho sognato pure che tutti noi, italiani, europei e cittadini del mondo, accumunati dal pericolo della sesta estinzione, predetta anche da Yuval Harari, si mettano insieme senza stare a cavillare su un timbro mancante, una certificato assente e, spingendosi alla sostanza, cerchino soluzioni idonee alla fine della pandemia.

E ho sognato ancora che la politica si stringesse intorno al detto anglosassone “Buono o Cattivo, è il mio Presidente!”, si va tutti uniti fino alla fine della battaglia. I conti si fanno dopo. Ho sognato che nessuno, in nome di una pregressa, elettoralistica avversione, rinunciasse a 36 miliardi gratis, erogati praticamente gratis se usati per l’emergenza sanitaria.

Ho sognato anche che giornalisti di fama, dall’alto del loro smisurato ego ed orgoglio, trasmettessero le dichiarazioni del Presidente del Consiglio senza alcun commento che prefigurasse un intento censorio, arrogandosi il diritto di decidere, nel merito, cosa il Presidente del Consiglio possa o non possa dire e poi si dilungasse in una toppa peggiore del buco..

Ho sognato ancora che l’opposizione, sale della democrazia, in questo particolare momento esprimesse le sue opinioni, ma senza falsare i fatti, senza dire bugie, senza avvelenare il terreno con palesi Fake News, senza fare proposte assurde, fatte solo per farsele rifiutare e poi recriminare..

Sì, ho sognato.

Poi mi sono svegliato.

E ho trovato altro.

Da giorni, da mesi, la politica italiana è ferma sul nulla. Ogni occasione è buona per litigare. Due partiti stanno insieme solo perché non vinca un terzo partito. E così era prima, indipendentemente dalla caratteristica cromatica con cui sono stati chiamati gli ultimi Governi.

Tutto ciò si ripercuote su di noi, poveri cittadini, in balia della tempesta, senza nocchiero che ci guida.

Prendete l’ultima occasione di litigio, il MES, una modifica al vecchio fondo salvastati (per capirci qualcosa cliccate qui). Soo modifiche che, tutto sommato, avvantaggiano i Paesi che potrebbero chiedere aiuto: la ristrutturazione del debito non è più obbligatoria, ma viene concordata. L’Italia è al sicuro perché con la percentuale di voti di cui è in possesso potrà bloccare qualsiasi – molto eventuale – richiesta di ristrutturazione del suo debito. Le banche (tutte, non solo quelle tedesche) potranno avere aiuti direttamente dal fondo salvastati senza far passare il prestito per le casse statali aumentandone il debito.

Ai partiti – essendo riforma neutra – non importa, nel merito, un fico secco eppure stanno lì a litigare come i capponi di Renzo coprendo con questo misterioso MES le loro beghe interne ed esterne, senza curarsi che questa bagarre (indicativa di instabilità politica) ha già fatto dsalire lo spread di trenta punti. E quelli sono miliardi reali da pagare per convincere i creditori a ricomprare i BTP.

Non se ne vede la fine. La coesione sociale, lo stringersi insieme per trovare – senza divisioni – una soluzione comune è stata vista l’ultima volta nel 2011, quando c’era il reale pericolo di default.

Stiamo andando a battere, tutti quanti. E sarà dura.

A meno che…… questa è la bestemmia, non succeda quello che gli psicologi auspicano in questi casi.

Ho quasi paura a dirlo. GLi psicologi, qundo c’è una situazione confusa come questa, senza uscita, che porta un intero popolo, una intera Nazione a sbattere, evocano, sperano, un evento traumatico: un forte terremoto, una guerra, una esplosione nucleare…. brutto , vero?

Ma, sostengono gli psicologi, un evento di tale portata, oltre a morte e distruzione, porta anche la resilienza (per il significato cliccate qui) , una nuova coesione, uno “stringiamoci a coorte” che manda via le finte divisioni di prima. L’altro da me diventerà il mio vicino, quello con cui devo condividere gli effetti del cataclisma. Non me lo auguro, perché sarebbe nefastoper molti. Ma, secondo gli psigologi potrebbe essere una via di salvezza.

sergioferraiolo

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