Oggi Lega e Cinquestelle si sono incontrati per mettere a punto il “Contratto di Governo”. Prima i programmi e poi le persone, dicono i due leader.

Le indiscrezioni non mancano. Pare che dentro ci siano tutte le promesse fatte durante la campagna elettorale (clicca qui).

Sarebbe un Paese bellissimo se riuscissero a mantenerle tutte: abolizione della Fornero con tutti in pensione prima, flat tax con tutti che pagheranno tante tasse in meno, reddito di cittadinanza con soldi che arrivano senza lavorare, blocco dell’immigrazione, rivisitazione del conflitto di interesse.

Che bello!!!!

Ma perché nessuno ci ha pensato prima?

Ovvio, perché tutte queste meravigliose riforme costano.

Costa abolire la legge Fornero (clicca qui)

Costa la flat tax (clicca qui)

Costa il reddito di cittadinanza (clicca qui)

Dubbie sono le possibilità di fermare i richiedenti asilo (clicca qui e clicca qui)

Con Berlusconi che fa l’ago della bilancia con il voto determinante della sua piccola pattuglia, ritengo difficile che venga fuori una legge seria sul conflitto di interessi.

A ciò si aggiungono i debiti pregressi come trovare subito i miliardi occorrenti per sterilizzare l’aumento dell’IVA e rispondere alla Commissione UE che chiederà a giorni il conto dei miliardi mancanti nella legge di stabilità dello scorso anno (clicca qui).

Non riusciranno a mantenere tutto, è certo. Allora troveranno un nemico che non ha loro consentito di mantenere le promesse. Facile immaginare quale sarà il bersaglio: l’Europa e l’Euro (clicca qui).

Forse i due neofiti del potere non sanno che in Europa ogni dossier è collegato all’altro: noi accettiamo di prenderci i migranti e la Commissione e la famigerata troika chiude un occhio sui nostri conti disastrati accontentandosi di darci un po’ di soldi per i migranti e di leggi manifesto che, solo sulla carta, correggono il debito pubblico.

Se cominciano ad approvare leggi in deficit e a stringere sui migranti la vedo nera con Bruxelles e, purtroppo, oggi comanda più Bruxelles che i Parlamenti nazionali.

Già la borsa perde e lo spread rialza la testa e il quantitative easing (clicca qui) che fin’ora ci ha protetto è agli sgoccioli.

La mezzanotte non è ancora arrivata. Prepariamoci alla notte gelida che ci attende.