Ieri sera, 14 febbraio, in contemporanea sule reti TV, Renato Brunetta e Silvio Berlusconi hanno deliziato i telespettatori con l’uovo di Colombo, con la bacchetta magica della “FLAT TAX”.
L’idea della flat tax è ripresa anche dai Grillini.
E’ una risorsa, è una fregatura? Non lo so. Io cerco di spiegare a me stesso cosa ho capito.
Se ho capito bene, al posto dei 5 scaglioni IRPEF odierni, Berlusconi, Brunetta e Salvini, propongono di inserire una unica aliquota al 23%
Scaglioni odierni:
Scaglioni Foza Italia/Lega:
Unica aliquota: 23%.
Che l’aliquota sia del 23% l’ho ricavato dalle trasmissioni televisive perché nel programma depositato presso il ministero dell’interno si parla genericamente di una sola aliquota.
Io so cosa dice la nostra Costituzione all’articolo 53: ““Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.”.
Cosa significa? Significa che se Pinco guadagna 100, pagherà, ad esempio, 20 di imposta (IRPEF), ma se Pallino guadagna 200, non pagherà 40, bensì 50. Ossia, man mano che sale il guadagno, l’imposta da pagare è più che proporzionale.
Questo è quello che dice la Costituzione.
Quindi, a meno di una riforma costituzionale, la flat tax, che progressiva non è, non potrà esistere.
Ma queste sono formalità. Vediamo se ho capito bene.
Nella proposta della Destra, chi ha un reddito fino a 15.000 euro continuerà a pagare il 23% del reddito al fisco.
Chi guadagna di più, vedrà ridursi l’aliquota marginale del 27%, del 38%, del 41%, del 43% al solo 23%!!!!!.
Ossia, i poveri pagheranno lo stesso, i ricchi di meno. Ci sarà un grosso ammanco nelle entrate fiscali.
Come sarà coperta? Ossia con quali maggiori entrate o minori spese si compenserà il minor gettito?
Per prima cosa Brunetta e Berlusconi dicono di voler abolire tutti gli “sconti”, ossia tutte le deduzioni e detrazioni oggi previste.
Infatti, come ognuno sa, abbiamo agevolazioni fiscali per la prima casa, per le spese mediche, per i carichi familiari, per i miglioramenti energetici, etc….
Ma queste agevolazioni valgono sia per chi guadagna poco sia per chi guadagna molto. Ci vuol poco a capire che 600 euro di spese dentistiche hanno un diverso peso per chi guadagna 15.000 euro l’anno e per chi ne guadagna 200.000.
Ma il mantra recitato da Belusconi & Company è un altro.
Se riduco le tasse a chi è più ricco ho due vantaggi:
- Diventa meno conveniente evadere il fisco, quindi avrò meno evasione fiscale.
- I quattrini non versati al fisco dai “ricchi” saranno reinvestiti nelle imprese con un miglioramento dell’occupazione.
Personalmente non ci credo. E’ una eventualità per “cittadini onesti”. Scommetto quanto volete che chi evade oggi cento, domani evaderà anche dieci e che i soldi risparmiati non prenderanno la via delle assunzioni o degli investimenti, bensì la via di Zurigo o delle Cayman.
Insomma, come si dice a Roma, è una sòla, i poveri pagheranno comunque, i ricchi di meno.
[…] detto Salvini come intende espellere 500.000 stranieri? Ci ha detto Di Maio come attuare insieme la flat tax e il reddito di cittadinanza? Assolutamente […]
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[…] Costa la flat tax (clicca qui) […]
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[…] diversi. Cosa propongono i Cinquestelle, per esempio, sullo ius soli (clicca qui), sulla flat tax (clicca qui), sui nostri impegni con l’Europa (clicca qui) e sull’Euro (clicca qui)? Su questi argomenti […]
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[…] altro che flat tax, altro che spese per il rimpatrio dei clandestini, altro che reddito di […]
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[…] auto, abolizione della tassa di successione (fa molto comodo ai ricchi), via l’IRAP. E, ancora, l’abominio della flat tax, la tassa che piace ai ricchi, introdotta nei Paesi dell’Europa orientale che, ora, stanno […]
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