Dopo il racconto del numero dei parlamentari nella Costituzione, delle ragioni addotte (e smentite) dai promotori sull’asserito risparmio, descritti nei post precedenti, in questa terza parte vorrei smontare le motivazioni dei Cinquestelle sull’assunto che, così “l’Italia potrà allinearsi agli altri Paesi europei, che hanno un numero di parlamentari eletti molto più limitati”.
Ossia, dicono i promotori del Referendum, l’Italia ha un numero di Parlamentari spropositato sia rispetto alla popolazione, sia rispetto ai Parlamenti degli altri Stati europei ed extraeuropei.
Sull’elevato numero interno dei Parlamentari si può ribattere che tale numero, nonostante la riforma del 1963, e nonostante la crescita della popolazione di oltre 14 milioni di persone dal 1947, è rimasto sostanzialmente invariato dai tempi della formazione della Carta Costituzionale ed è, quindi, diminuito il rapporto popolazione/rappresentanti. Ma i promotori del referendum sostengono anche che l’Italia ha un numero di parlamentari molto superiore a quello di altri Paesi.
Innanzitutto non si possono sommare mele e fichi. Il numero dei parlamentari dipende, infatti dalla forma costituzionale che il singolo Paese si è dato. Se è uno Stato centralista, se il governo è decentrato, se è un Paese federale etc.etc. Quindi, per ogni confronto, è necessario un considerevole numero di distinguo e precisazioni.
La balla più grossa che ho sentito è il confronto con gli Stati Uniti d’America che, a fronte di oltre 328 milioni di abitanti avrebbero una Camera dei rappresentanti composta da soli 435 membri e un Senato composto da soli 100 membri. Sostenere questa bufala è colpevole perché significa ignorare che Camera e Senato negli USA sono solo gli organi “federali” del Paese. I cittadini americani, quando parlano o pensano allo Stato, non pensano allo Stato federale, bensì pensano ad uno dei 50 Stati che compongono la Federazione.
E ogni Stato nazionale USA ha il suo Parlamento, con competenze molto maggiori delle nostre Assemblee regionali, E ogni Stato , a sua volta, è diviso in Contee, ognuna con la sua Assemblea, e le Contee , a loro volta sono divise in Comuni, ognuno con i proprio consiglio (Vedi più compiutamente a questo link). E ogni assemblea, statale, di Contea o comunale, può imporre tasse proprie. Il fatto è che noi europei, quando guardiamo agli Stati Uniti tendiamo a guardare solo al Governo federale che, è quello che meno interessa agli americani perché ha solo competenze che riguardano la generalità dei 50 Stati (poche) e questioni di difesa o politica estera (quelle che hanno più appeal per noi europei). Potrei dire che il cittadino americano, fra comuni, contee, Stato nazionale e Stato Federale, è quello che ha più rappresentanti di tutti, esattamente il contrario di chi propaga la fake news di una più ridotta rappresentanza.
In Francia (popolazione circa 67 milioni) L’Assemblea Nazionale, (eletta per 5 anni) è formata da 577 membri noti col nome di Deputati, eletti in un collegio elettorale uninominale a doppio turno. Il Senato francese, eletto a suffragio indiretto da circa 150.000 grandi elettori (sindaci, consiglieri comunali, delegati dei consigli comunali, consiglieri regionali e deputati) dura in carica sei anni ed è composto da 346 senatori.
In Germania (popolazione 83,2 milioni) la Camera de Deputati (Bundestag) è attualmente composta da 709 membri (il numero totale è variabile per uno specifico sistema elettorale in cui si vota disgiuntamente il candidato e il partito) e dura in carica quattro anni. Il Senato (Bundesrat) è composto di soli 69 membri ed è l’organo attraverso il quale i Länder partecipano al potere legislativo e all’amministrazione dello Stato federale e si occupano di questioni relative all’Unione europea. Qui si nota una profonda differenza con il nostro Senato. Il Senato tedesco non è una Camera paritaria con il Bundestag, bensì rappresenta, con vincolo di mandato, la volontà dei vari Lander, perché la Germania è uno stato federale. Ogni Land ha poi il suo parlamento nazionale per un totale nazionale di ben 1821 membri.
In Spagna (popolazione quasi 47 milioni), i Parlamento (Le Cortes Generales) sono composte da Camera (350 deputati) e Senato (266 senatori) e durano in carica quattro anni.
Il Governo locale, in Spagna non è uniforme, Si va da “Regioni” che possono essere assimilate a quelle italiane a veri e propri Stati che rivendicano la loro indipendenza come la Catalogna, (vedi questo link) dotata di un vero e proprio Parlamento locale e che acquisisce competenze di rango superiore, derivanti da accordi con il Governo centrale. Alla larga, si può pensare a quello che succede da noi con la Provincia autonoma di Bolzano.
In Gran Bretagna la Camera dei comuni (organo legislativo) è composto da 650 membri. il numero dei membri della Camera dei Lord non è fisso; ad agosto 2019 era composta da 772 eligible members (membri idonei, che possono partecipare alle sedute). Dei membri idonei, 659 sono membri a vita (il cui titolo non passerà ai figli), 87 sono membri ereditari e 26 Lord spirituali. La Camera dei Lord non ha potere legislativo, ma consultivo. Bisogna, però, considerare che nel Regno unito (praticamente Stato federale) esiste anche il Parlamento della Scozia (129 membri), del Galles (60 membri) e dell’Irlanda del Nord (90 membri) che compensano la mancanza dei ”senatori” con potestà legislativa.
E abbiamo quindi sfatato la fake news che voleva che l’Italia avesse un numero di parlamentari spropositato rispetto agli altri Paesi. Anzi, se al Referendum dovesse vincere il sì, l’Italia sarebbe all’ultimo posto come numero di parlamentari fra le nazioni simili.
Continua….domani
